Vieni Signore! Abita e cammina con noi!
Il tempo liturgico che viviamo ci invita a guardare sì al futuro che noi pianifichiamo e programmiamo, quasi fosse una estensione del presente, ma a quello che é di Dio.
Un futuro che la Chiesa chiama “avvento”: un “futuro” che ci viene incontro e che parla non di qualcosa che accadrà, ma di Qualcuno che vuole essere presente e camminare con noi.
L’Avvento sta proprio dentro a questa “tensione”: l’invito di Giovanni Battista ad accogliere il Signore che ci sta venendo incontro e apparirà nella Sua Gloria così che saremo per sempre con Lui, e il gioioso sì di Maria che dona un corpo al Figlio permettendogli di essere in mezzo a noi, uomo come noi.
Ricordandoci che il Signore cammina con noi verso il compimento del Regno, che è il vivere nel e del Suo Amore, ci dona di vivere con lo sguardo rivolto in alto, con un cuore colmo di speranza. Una speranza che si fonda sulla certezza della promessa di Dio: “Io sarò con te!”.
Avvento è dunque tempo di conversione, ma anche tempo di gioia: un tempo che ci spinge a volgere lo sguardo al Signore che già cammina con noi e compirà la sua promessa; la sua benedizione sull’umanità non verrà meno.
Entriamo in questo tempo di “veglia” come sentinelle che non hanno paura di abitare la notte perché certe di essere accompagnate dal loro Signore, già presente e che verrà a compiere per sempre la sua promessa.
La foto in alto é un particolare della “Natività mistica” di Sandro Botticelli (Tempera su tela del 1501 – 108,5 x 75 cm. Londra, National Gallery): il particolare ci mostra gli angeli che “abbracciano gli uomini”, dal capo coronato di alloro, per celebrare la pace universale, che si diffonderà sulla terra dopo la venuta del Signore Gesù.